3 dicembre 2009
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Dott.ssa Raffaella Conconi
Psicologa e psicanalista. |
Come possono i genitori aiutare il bambino nella costruzione di corrette abitudini alimentari?
Tutto dipende da quello che i bambini vedono e sperimentano. I bambini, infatti, tendono ad avere comportamenti fortemente imitativi, gettando così le basi per i successivi apprendimenti. Soprattutto nei primi anni i genitori o gli adulti che si occupano del loro accudimento sono i modelli dai quali i bambini apprendono comportamenti, modelli di pensiero e abitudini. È importantissimo perciò impostare fin da subito corrette e sane abitudini alimentari, che garantiranno un adeguato approccio all’alimentazione.
I comportamenti alimentari dei genitori possono influenzare quelli dei bambini?
Certamente. Bisogna innanzitutto tenere presente che il cibo non è esclusivamente legato a un discorso dietetico o nutrizionale, ma comporta anche valenze affettive ed emotive. In secondo luogo, è importante ricordare che il bambino possiede una propria facoltà di giudizio, che è in fondo un principio di regolazione dell’agire umano ed è un principio che il bambino possiede, usa fin dall’inizio. In virtù di questi due fattori il bambino saprà differenziare un’esperienza piacevole da una non piacevole. È l’adulto perciò che si dovrà fare garante del gusto di questi momenti, che garantiranno così comportamenti alimentari adeguati.
Quale ruolo possono avere le tradizioni nella costruzione delle abitudini alimentari?
Tradizione” troppo spesso viene confusa con “saggezza”, pertanto insindacabile, non passibile di giudizio. Sappiamo tuttavia che non si tramandano solo le buone abitudini, ma soprattutto gli errori. Sovente i genitori che si trovano in imbarazzo sui comportamenti da adottare con i propri figli ricorrono a norme o convenzioni tradizionali che li “orientino”, senza interrogarsi sulla loro bontà o affidabilità. La tradizione, al contrario, ha valore solo se coincide con il sapere, cioè con la consapevolezza.
a cura di Roberta Camisasca
3 dicembre 2009
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