L'obesità in età pediatrica
Un bambino in sovrappeso rischia di essere un adulto in sovrappeso: attenzione quindi alla alimentazione!
Negli ultimi 150 anni in tutti i Paesi che hanno vissuto un processo di industrializzazione la crescita del peso dei bambini e degli adolescenti ha subito notevoli modificazioni con un aumento progressivo in gran parte dovuto a un migliore apporto proteico e calorico fin dalle prime epoche della vita. Nella attuale generazione tuttavia il bambino "iperflorido" ha cessato di essere sinonimo di benessere.
I rischi legati all'obesità
È noto infatti che l'aumento del peso in età evolutiva è un importante fattore predisponente allo sviluppo di obesità in età adulta, con tutti i rischi connessi a questa condizione, soprattutto per quanto concerne le malattie cardiovascolari. In 1/3 degli adulti obesi il sovrappeso è originato nell'infanzia e ancora il 20% dei lattanti obesi diventano obesi da adulti. L'adolescente obeso infine presenta un rischio molto elevato di rimanere
tale nelle età successive. L'esagerato aumento di peso è più frequente nei figli di genitori di classi sociali di basso reddito e di ridotto grado di istruzione: in tali casi il primo investimento della famiglia si è concentrato sul benessere fisico del sovente unico figlio e per anni il peso è stato il più importante indicatore di salute. Va infatti ricordato che le cause non alimentari di obesità rappresentano in età evolutiva
non più del 5% del totale di queste forme.
Le cause dell'aumento di peso
Il principale fattore di aumento di peso è rappresentato nel bambino dall'ipernutrizione. L'eccessivo aumento di apporto energetico con gli alimenti è particolarmente importante già a partire dal primo anno di vita - specie quando non si fa uso del latte materno - periodo in cui gli adipociti, i componenti cellulari di base del tessuto adiposo possono andare incontro a un aumento di numero incontrollato, oltre che di volume come invece accade
nell'aumento di peso che si verifica nelle età successive. Altro fattore importante nel favorire una condizione di sovrappeso e obesità è costituito dalla sedentarietà: oggi i nostri bambini - nonostante un'aumentata attività sportiva solo apparente - di fatto hanno una ridotta attività motoria, trascorrendo lunghi periodi della giornata di fronte a computer, videogiochi e soprattutto televisione che con i messaggi pubblicitari che trasmette
in continuità accentua il circolo vizioso sedentarietà - iperalimentazione o alimentazione scorretta specie in età adolescenziale - sovrappeso. In questo contesto anche fattori psicologici giocano un ruolo importante: spesso il bambino o l'adolescente sovrappeso hanno una forma di iperalimentazione reattiva come conseguenza di conflitti intrafamiliari, di insuccessi scolastici, di difficoltà nei rapporti sociali.
La diffusione del problema
Nonostante un’aumentata presa di coscienza del problema da parte della nostra società è indubbio che il fenomeno del sovrappeso è in aumento in tutti i paesi industrializzati fino a raggiungere punte del 40% in adolescenti di alcune aree urbane del Nordamerica, ma esordisce anche in un età più precoce rispetto al passato.
Uno studio recente condotto a Torino a distanza di 22 anni da una ricerca analoga effettuata nelle scuole elementari della città, in bambini di età compresa fra 6 e 11 anni ha mostrato una condizione di sovrappeso nel 24% dei maschi e nel 19% delle femmine rispetto a valori rispettivamente del 12 e dell'8% rilevati nel 1977. Ma ancora più rilevante è il dato relativo a un incremento di peso presente in oltre il 15% della popolazione già a partire
dalla prima classe elementare, a dimostrazione non solo di un incremento del fenomeno, ma anche di una insorgenza più precoce rispetto al passato.
L'Educazione ad un'alimentazione corretta
-
Evitare l’abitudine a troppi spuntini ipercalorici, favorendo snack di frutta
-
Scegliere ad ogni pasta una sola fonte di proteine (carne, uova o formaggio) cercando di evitare la miscela di più fonti
-
Non obbligare il bambino a mangiare di malavoglia, potrebbe costringersi a mangiare tutto solo per farvi piacere o per paura di essere sgridato, sviluppando un rapporto distorto con il cibo
-
Abituare il bambino al gioco e al movimento, cercando di farlo stare il più a lungo possibile all’aria aperta
-
È importante creare il giusto equilibrio tra veglia e sonno. I problemi con il sonno possono influenzare il rapporto con il cibo, che spesso viene vissuto come un rifugio appagante
|