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Benessere Termale in Gravidanza
e dopo la gravidanza per il recupero della forma fisica

Video-intervista alla
D.ssa Francesca Rosso

Specialista in Ostetricia e Ginecologia
Buonarroti Medical Center, Milano

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Avvertenze: la trascrizione scritta ed editata non corrisponde strettamente alla registrazione per ovvi motivi e i consigli non sostituiscono in alcun modo la visita medica.

 

Benessere termale in gravidanza e dopo la gravidanza per il recupero della forma fisica


Parliamo oggi di benessere termale e gravidanza. Dott.ssa Rosso, sono compatibili?

Lo sono assolutamente, ma è bene sottolineare che ogni struttura termale in cui una donna gravida decida di trascorrere un periodo, deve avvalersi di un valido supporto medico. Deve esserci una struttura medica cui la donna possa fare riferimento in caso di malessere, del tutto normale nel corso della gravidanza, per una maggior tutela materno-fetale e che rappresenti un valido supporto sia dal punto di vista diagnostico sia terapeutico.


Quali sono i trattamenti termali più adatti nel corso della gravidanza?

Mi sentirei di parlare di percorsi flebologici. Cosa si intende per percorso flebologico? Si intende un percorso all’interno di acque termali che alterna zone di acqua calda a zone di acqua fredda in cui la donna in attesa possa immergersi fino alle caviglie o fino al bacino. Questo serve per facilitare la circolazione del sangue in quanto ricordiamo che la gravidanza è in un periodo dove la stasi venosa rappresenta una possibile complicanza. Per cui, il fatto di ravvivare e migliorare la circolazione sicuramente va a impattare positivamente sulla gravidanza stessa.
Un’altra valida terapia di supporto offerta dalla struttura termale può essere la terapia idroponica che consiste nell’assunzione di acqua termale perché facilita la motilità del sistema gastroenterico migliorando il fenomeno della stipsi, fastidiosa sintomatologia tipica della gravidanza in ogni sua fase.
Altro importante servizio da tenere in considerazione è l’opportunità di effettuare delle lavande vaginali con acqua termale. Ricordiamo, infatti, che l’acqua termale ha un potere antibatterico e disinfettante. Perché è così importante che il canale vaginale mantenga un buon equilibrio della flora batterica? Perché la stitichezza e la diminuzione della funzionalità dell’apparato urinario possono creare la stasi di batteri a livello del canale anale e dell’apparto escretore. Quindi cosa può succedere? Può succedere che, per una stretta vicinanza anatomica, i batteri presenti nella vescica e nell’uretra (in particolare di enterococchi), risalgano dal canale anale all’interno del canale vaginale e che la flora vaginale possa essere alterata dalla presenza di questi batteri. Quindi, si va a purificare l’ambiente vaginale con delle lavande termali valide dal punto di vista della disinfezione in modo tale che l’intero organismo femminile ne tragga un importante beneficio.


Quali sono le caratteristiche ottimali per un soggiorno termale della donna in gravidanza?

Una valida location per una struttura termale è bene che sia a un’altitudine inferiore ai 600 metri perché durante tutta la gravidanza c’è il rischio ipertensivo che può avere delle gravi ripercussioni sull’unità materno-fetale. Quindi, una struttura termale che sia ubicata a un’altitudine inferiore a 600 metri fornisce tendenzialmente una garanzia da questo punto di vista.
È bene inoltre che la temperatura in cui si trova la struttura sia ottimale - intorno ai 25° - e che si trovi in una zona ventilata per evitare l’ipotensione che può scatenarsi invece a temperature molto alte. È importante anche il contesto naturale, quindi le terme devono essere ubicate in un contesto con una natura selezionata, in cui non ci sia il rischio che la gestante vada incontro all’esposizione di insetti, virus o batteri. In ultimo, il centro termale deve dare la possibilità di seguire una dieta alimentare curata, dettagliata e personalizzata. Ricordiamo che la gravidanza rallenta il metabolismo basale per cui è importante che la gestante possa usufruire di tanti piccoli pasti nell’arco dell’intera giornata con la possibilità di intervallare l’aspetto nutritivo (non i canonici tre pasti: colazione, pranzo e cena) all’aspetto ludico come il fare passeggiate, massaggi, terapia idroponica e lavande vaginali o, ancora, percorsi flebologici. L’alimentazione per essere corretta e molto varia: ricca di vegetali, di proteine, soprattutto quelle della carne e del latte e di frutta. Sicuramente una valida struttura termale può fornire alla futura mamma anche questo aspetto.
Rimarco il fatto che la donna deve avere la possibilità di fare piccoli pasti nel corso della giornata per facilitare il metabolismo e inibire la stitichezza. Parliamo, quindi: di un piccolo pasto al risveglio, seguito da un piccolo spuntino in tarda mattinata; un ulteriore pasto all’ora di pranzo, seguito da uno spuntino a metà pomeriggio; un pasto all’ora di cena, seguito da uno spuntino prima di coricarsi.


Quindi sì alle passeggiate, in quali condizioni?

Sì alle passeggiate soprattutto durante i primi due trimestri della gravidanza. Nell’immediato termine della gravidanza, a ridosso della 36°-37° settimana circa, le passeggiate di impegno importante possono avere come effetto collaterale l’aumento dell’attività muscolare contrattile, possono provocare una stimolazione delle terminazioni nervose uterine e far si che si instauri un travaglio prematuro. Mi sento sicuramente di consigliare le passeggiate, ma dolci, in pianura, evitando le discese e le salite perché possono avviare come detto l’attività contrattile. Non solo passeggiate, anche piscina dolce, acquagym, questo per una donna in attesa è sicuramente raccomandabile nel primo e nell’ultimo trimestre, solo se la struttura termale garantisce un’acqua assolutamente purificata.


Cosa possiamo dire dei massaggi?

I massaggi hanno la funzione di favorire il circolo linfatico, per cui sono senza dubbio effettuabili nel contesto di tutto il periodo gravidico. È bene che siano eseguiti a livello della gambe, delle cosce e delle caviglie per facilitare la circolazione e quindi inibire la stasi venosa che può provocare complicanze soprattutto al termine della gravidanza. Quindi sì ai massaggi, ma ribadisco che devono essere massaggi molto dolci e specifici per la donna in gravidanza.


Quanto può essere utile un soggiorno termale invece nel post-partum proprio quando la donna è attenta anche a una sua ripresa fisica emotiva?

Sicuramente è ottimale per la remise en forme nel post-partum. È un momento molto delicato della vita della donna, al termine di un evento così importante e anche impegnativo come il periodo gestazionale e il parto vero e proprio. Per cui perché privare la donna o, meglio ancora, privare la coppia delle coccole che una struttura termale può offrire? Tanto più in un periodo così particolare anche dal punto di vista del tono dell’umore. Ricordiamo infatti che il puerperio è una fase delicata dal punto di vista ormonale e di conseguenza dal punto di vista dell’umore vero e proprio. Spesso la donna, nel periodo puerperale, va incontro alla cosiddetta depressione puerperale caratterizzata da irritabilità e senso di inadeguatezza. Per cui, cosa c’è di meglio che scegliere un percorso di coppia contestualizzato, anche all’interno del nuovo nucleo familiare, in un ambiente fatto di coccole e di attenzioni per tornare in forma, non solo dal punto di vista puramente fisico ma anche psicologico: quindi attenzione a lei come donna e come mamma!